Perché rieducarsi è un diritto.
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Le persone detenute o che sono state detenute per un periodo della loro vita affrontano situazioni e difficoltà differenti nel loro percorso carcerario: dal suo inizio, al suo svolgimento fino alla sua fine e oltre, protraendosi con echi importanti nel tentativo di imparare a stare in libertà, una volta terminato.
Servizi strumentali ad enti del Terzo settore, servizi finalizzati all'inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro delle persone, alloggio sociale nonché ogni altra attività di carattere residenziale temporaneo.
Promozione e coordinamento dell'assistenza didattica in favore degli studenti universitari detenuti in carcere, cura della formazione dei volontari che si prestano a fornire assistenza didattica agli studenti detenuti, agevolazione dei rapporti tra il personale dell'area educativa penitenziaria e i docenti universitari, promozione di incontri con altre associazioni di volontariato con l'intento di scambiare esperienze e opinioni utili al miglioramento del servizio.
Promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della non violenza e della difesa non armata, promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale e promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco.
Non discriminazione
Responsabilità sociale
Eguaglianza
L'associazione è apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro. Promuove la cultura dell'accettazione e della solidarietà.
L'Associazione persegue finalità civiche e di utilità sociale.
I governi dovrebbero considerare prioritario il benessere e la rieducazione delle persone detenute.
L'Associazione promuove un modello di società umana e solidaristica.
Ogni essere umano ha diritto a ricevere un'educazione libera e assistita.
Ogni persona ha diritto all'istruzione e all'accesso alla formazione professionale e continua.
La scuola è aperta a tutti e l'istruzione gratuita. La Repubblica rende effettivo questo diritto. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
(art. 14 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, art. 34 della Costituzione, art. 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani)
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
(art. 33 della Costituzione)
Nei dati forniti dal Ministero della giustizia i detenuti presenti presso la C.C. “Rocco D’Amato” sono 778, di cui 46 è il numero corrispondente degli studenti universitari-detenuti, 9 presenti nella sezione femminile e 13 di nazionalità straniera. A questa somma vanno aggiunti ulteriori 20 studenti che, con diverse posizioni giuridiche, si trovano al di fuori dell’istituto penitenziario, per un totale di 66 studenti.
Questi, iscritti presso l’Alma mater Studiorum nelle diverse sedi, seguono diversi indirizzi di studio, elencati qui di seguito:
• Verde Ornamentale e Tutela del Paesaggio: 4 • Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali: 8 • Sociologia: 6 • Giurisprudenza: 14 • Giurista per le imprese e per la pubblica amministrazione: 2 scienza giuridiche: 14 • Antropologia e cultura del mondo antico: 3 • Filosofia: 4 • Lettere: 1 • Psicologia: 1 • Scienze della comunicazione: 1 • Storia: 7 • Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali: 1 • Economia e marketing nel sistema agro-industriale: 2 • Economia e commercio: 1 • Scienze e Tecnologie per il Verde e il Paesaggio: 2 • Progettazione e gestione ecosistemi: 2 • Beni culturali: 1 • Scienze teologiche: 2 Storicamente nel bolognese, vi è sempre stata una prevalenza fra gli studenti-detenuti, gli studi di stampo giuridico. Il motivo di tale interesse è dovuto alla condizione che il detenuto vive ma soprattutto alla consapevolezza di voler comprendere al meglio le procedure che lo circondano. Negli ultimi anni vengono privilegiati anche quegli indirizzi che hanno un margine di inserimento lavorativo maggiore. Ad inizio anno scolastico l’associazione, in collaborazione con l’università di Bologna, le amministrazioni scolastiche di livello inferiore, e in accordo con l’amministrazione penitenziaria, si occupa delle attività di orientamento e promozione dei corsi universitari, indirizzati agli eventuali interessati. Una maggiore varietà nelle scelte dei corsi di laurea può portare attraverso la “contaminatio” alla realizzazione di un ambiente pieno di riflessioni e spunti di varia natura. Sul tema del rendimento negli studi occorre porre una distinzione fra il superamento di un singolo esame ed il completamente del corso di studi. Sul singolo esame il voto medio ottenuto è di 28 su 30. Un dato decisamente incoraggiante. Tuttavia se consideriamo il numero di esami superati, questo decade drasticamente: quasi 2 all’anno. Sul versante della conclusione del percorso di studi, nella sessione di luglio dell’anno scolastico in corso, ha conseguito la laurea in “Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali”, da quando Liberi di studiare si è costituita, il primo studente in stato di libertà. Un numero che nella totalità risulta esiguo ma che dal nostro punto di vista rafforza i nostri propositi. Per quanto riguarda il tema della prosecuzione degli studi, intrapresi inizialmente in carcere, la posizione giuridica del soggetto può influenzare o meno la il godimento di tale diritto. In caso di studente in stato di libertà, più volte i tutors di questa associazione si sono impegnati, con il frequente utilizzo degli spazi universitari, al prosieguo della preparazione dell’esame. In caso di trasferimenti o concessione di misura alternativa, risulterà complesso concludere l’anno scolastico in corso. La problematica del post-carcere è al momento ampiamente dibattuta. Ricomprende il coinvolgimento dell’università, degli enti locali e in particolar modo dallo Stato. Senza la previsione di un programma ben delineato avente risorse adeguate dalle tre realtà menzionate, quanto fatto all’interno delle mura detentive attraverso l’elemento trattamentale dell’istruzione andrebbe vanificato.
Siamo disponibili e contenti di incontrarti e di parlare di come potresti essere d'aiuto alle persone che assistiamo.